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F1 in Emilia Romagna: i GP più celebri sulla pista di Imola

Da un paio di anni a questa parte il circuito di Imola è tornato a contribuire al calendario del Mondiale di Formula 1. Era il 1950 quando il tracciato fu partorito dalle menti di 4 appassionati di automobilismo originari proprio di Imola: Alfredo Campagnoli, Graziano Golinelli, Ugo Montevecchi e Gualtiero Vighi. Ferrari e Maserati si misero in prima fila per la costruzione della pista, ignorando che il Gran Premio di San Marino prima e quello di Emilia Romagna poi avrebbero lasciato una traccia indelebile nel futuro dei motori. Nei primi anni ’80 il circuito iniziò ad essere adottato per correre una delle tappe del campionato. Già nel 1982 si tenne uno dei Gran Premi più celebri della storia di Imola e, probabilmente, dello sport.

All’epoca la Ferrari poteva contare sul canadese Gilles Villeneuve e sul francese Didier Pironi. Sulla carta, il primo doveva essere il pilota di punta della scuderia, che per poco non rischiò di non partecipare alla gara a causa di una modifica alla vettura. Un aneddoto quanto mai attuale, considerando che proprio di recente il “cavallino” aveva incontrato dei problemi con la FIA a causa della quarta Power Unit. Alla fine la Ferrari potè comunque partecipare, dando vita ad un’incredibile quanto inattesa sfida tra i suoi due piloti. Quando Villeneuve e Pironi erano ormai proiettati verso la doppietta, avendo staccato di netto gli altri partecipanti in gara, il box Ferrari li invitò a rallentare per salvaguardare i motori delle auto, ma Pironi, che in quel momento era secondo, pensò bene di mantenere un ritmo più elevato di quello di Villeneuve, superandolo.

Il francese si adirò e oltrepassò a sua volta Pironi al 49esimo giro, ma già 3 giri più tardi Pironi era di nuovo avanti. Villeneuve si produsse in un ultimo exploit superando ancora il compagno, ma proprio verso il finale Pironi ebbe la meglio all’altezza della curva “Tamburello” e vinse il Gran Premio, lasciando tutti i presenti di stucco. Le polemiche furono immancabili, tanto che Villeneuve sembrò sul punto di lasciare la Ferrari. Entrambi ignoravano che le loro carriere erano però finite lì. Villeneuve morì l’8 maggio del 1982 in una sessione di qualifica in Belgio, mentre il 7 agosto Pironi rimase coinvolto in un incidente nel corso delle prove del Gran Premio di Germania, che lo costrinse al ritiro. 5 anni più tardi, in un incidente motonautico, anche il francese perse la vita.

Impossibile non ricordare anche il Gran Premio del 1° maggio 1994, al termine del quale si spense definitivamente Ayrton Senna. In seguito il circuito di Imola fu modificato e ricostruito quasi del tutto proprio per minimizzare il rischio di incidenti: le curve “Tamburello” e “Villeneuve” furono sostituite, mentre le curve “Piratella”, “Rivazza” e “Variante Bassa” cambiarono radicalmente aspetto. A vincere nel giorno della scomparsa di Senna fu Michael Schumacher, ancora oggi recordman di titoli mondiali a pari merito con Lewis Hamilton, a quota 7 affermazioni.

Quello del 1994 fu il primo successo della leggenda tedesca sul circuito di Imola. All’epoca Schumacher correva per la Benetton e non poteva immaginare che ben presto sarebbe finito in testa all’albo d’oro del Gran Premio di San Marino. Passato alla Ferrari, “Schumi” vinse anche nel 1999, nel 2000, nel 2002, nel 2003, nel 2004 e nel 2006, ultima annata che ha visto Imola nel calendario della Formula 1 prima del grande ritorno nel 2020. A vincere le prime 2 edizioni del rinnovato Gran Premio sono stati Hamilton e Verstappen, che non a caso hanno poi conquistato il Mondiale a fine stagione. Per quanto riguarda il primato di successi vale la pena ricordare che le scuderie di Formula 1 più vincenti nel GP di Imola sono Ferrari e Williams, a pari merito con 8 vittorie, mentre Michael Schumacher è il pilota ad aver vinto più volte sul tracciato: ben 7. Sei volte a bordo di una Ferrari e una volta al volante della Benetton.

Le basi della pesca sportiva e della pesca come hobby

La pesca può sembrare complicata per chi è alle prime armi, ma non è così. Basta qualche attrezzo e poche informazioni e sarai in grado di metterti in acqua e cimentarti a pescare qualche pesce nel più breve tempo possibile.

Dove pescare?

È sempre meglio parlare con una persona che già sa il fatto suo su dove pescare, poiché quasi sicuramente sono persone che hanno le informazioni più aggiornate e complete sul posto migliore in cui dedicarsi a questo hobby.

In generale, i laghi sono un’ottima opzione se hai appena iniziato: di norma hanno una banchina o un molo da cui pescare e spesso hanno un volume maggiore di pesci affamati rispetto a quelli che si trovano in un fiume. La pesca nel lago coinvolge principalmente specie come la spigola, o la trota iridea, mentre i fiumi sono quasi esclusivamente pescati per specie di salmone o trota, e così via.

Il bon ton dei pescatori

È importante imparare la buona etichetta di pesca in anticipo, sia se decidi di dedicarti alla pesca sportiva che alla pesca come semplice hobby. Su Pesca Sport San Polo trovi tutti i consigli possibili e necessari per tecniche e strumenti

In primis, sii rispettoso degli altri pescatori, del pesce che catturi e dell’ambiente in cui ti trovi. Non concentrarti in un posto dove qualcun altro sta pescando: per rispetto bisognerebbe dare ad altri pescatori non meno di 50 a 60 di distanza da dove si trovano loro, più di un paio di centinaia di metri se non ci sono molte persone in giro

Non accumulare più pesci rispetto a quello che puoi mangiare e segui sempre l’etica senza lasciare traccia . Assicurati di sapere se la sezione dell’acqua in cui ti trovi è la cattura e il rilascio, limitato alle esche artificiali (senza esche vive) o solo alla pesca con la mosca. Informati inoltre sulle normative locali anche attraverso i siti web del dipartimento forestale del tuo stato per fatti e aggiornamenti sulle chiusure.

Strumenti per la pesca

Una combinazione di mulinello e mulinello rotante  è la soluzione migliore per i principianti. Scelta la canna da pesca a mulinello, si passa alle esche. I vermi vivi sono buoni punti di partenza, mentre le esche artificiali, che sono esche progettate per attirare l’attenzione di un pesce, sono un’altra opzione efficace quando ti senti a tuo agio con l’esca.

Avrai anche bisogno di alcune piccole palline galleggianti che affondano o si muovono quando qualcosa colpisce la tua esca, indicando che nelle vicinanze c’è un pesce.

Come qualsiasi attività all’aperto, le tue esigenze di pesca continueranno ad espandersi man mano che acquisisci più esperienza.

Visita medica per attività sportiva: cosa c’è da sapere

Al rientro dalle ferie sono molti quelli che scelgono di riprendere le buone abitudini e darsi una regolata a tavola oltre che impiegare un po’ del proprio tempo libero andando in palestra. Attraverso lo sport, infatti, è possibile non solo scaricare lo stress quotidiano ma anche aumentare il dispendio energetico del corpo e, di conseguenza, migliorare la propria forma fisica.

Sebbene l’allenamento in palestra non rientri nelle attività sportive agonistiche, oggi praticamente tutti questi centri sportivi richiedono un certificato di idoneità fisica per poter intraprendere tale percorso di benessere. Si tratta per le varie società di una pratica burocratica volta a sollevare chi dirige la palestra da eventuali responsabilità in caso di problemi fisici durante l’attività sportiva ma, a ben vedere, il senso più importante di tale certificato sta proprio nella prevenzione di seri rischi per la propria salute cui si potrebbe andare incontro in caso di patologie pregresse delle quali si è all’oscuro.

Solitamente, in caso di visita medica per attività sportiva non agonistica com’è, appunto, quella svolta in palestra, la visita stessa consiste in un iniziale colloquio col medico alla ricerca di eventuali patologie familiari di rilievo, cattive abitudini come il fumo e dati simili. In un secondo momento si passa alla raccolta dei dati più importanti del paziente quali peso, altezza, valore pressorio ed auscultazione toracica. A questo punto, la terza ed ultima parte dell’esame consiste in un elettrocardiogramma a riposo. Si tratta di una visita tutto sommato abbastanza breve grazie alla quale, se i dati raccolti saranno valutati positivamente, si otterrà subito il certificato di idoneità fisica necessario per iscriversi in palestra ed intraprendere le attività desiderate.

Ma come scegliere il luogo giusto per effettuare la visita medica per attività sportiva? Dati gli scandali degli ultimi anni, durante i quali medici come otorini, ortopedici, oculisti ed altri professionisti dei più svariati settori rilasciavano certificati falsi, è bene scegliere con cura il medico autorizzato all’effettivo rilascio di questa importante documentazione.

Solitamente è possibile rivolgersi all’Asl territoriale, ad istituti privati autorizzati, a centri di medicina dello sport  ed agli ospedali. In alcuni casi, a suggerirci la struttura dove svolgere la visita medica può essere anche la stessa palestra scelta per i nostri allenamenti. Molto spesso, infatti, queste strutture stringono convenzioni con alcuni centri autorizzati al rilascio di certificati per idoneità fisica ed in questo modo è possibile accedere al controllo richiesto usufruendo di appositi sconti.

In generale il costo di una visita per il rilascio di certificato medico per praticare attività sportive non agonistiche oscilla tra i 40 ed i 60 euro, eccezion fatta per medici di famiglia ed i pediatri che rilasciano tale documento a minori che devono partecipare ai Giochi della Gioventù o ad altre attività sportive parascolastiche. In questi ultimi due casi, infatti, nulla è dovuto per l’ottenimento del certificato, fermo restando la necessità di effettuare prima una scrupolosa visita generale.

T-Cross: il Crossover secondo Volkswagen

Oggi scegliere un crossover potrebbe sembrare complicato. Data la popolarità del segmento, anche nel nostro Paese, sono moltissime le marche e i modelli che si danno battaglia su questo campo. Non tutte però – ovviamente – sono in grado di offrire il meglio che la tecnologia automobilistica propone oggi.

Analizziamo ora l’offerta di T-Cross, il crossover made in Volkswagen nato appunto per guidare il settore e per offrire un importante metro di paragone ai modelli presenti e futuri.

Non hai bisogno di volumi oversize per avere il massimo delle prestazioni, del comfort, della sicurezza e del design. Vediamo insieme quali sono le caratteristiche di questo iconico modello.

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Manca poco al calciomercato invernale: quali gli scambi del futuro?

Il calciomercato invernale, un tempo definito di “riparazione”, durerà fino al 31 gennaio. Una proroga consentita per poter agevolare gli scambi e dare maggiore tempo per poterli realizzare ma… con quali incroci?

Considerato che oggi giorno i bookmakers ci permettono di scommettere su qualsiasi cosa (o quasi!) val la pena rammentare quali sono le quote più gettonate per alcuni dei possibili scambi del calciomercato del mese di gennaio.

Come ci ricorda Betwinner, ad esempio, uno dei nomi più caldi è quello di Higuain, arrivato questa estate al Milan ma senza mai esplodere definitivamente in rossonero. Anzi, la prestazione del Pipita è sempre stata sottotono, e si è spesso caratterizzata da nervosismo e l’impressione di essere fuori dal contesto delle tattiche di Gattuso.

Anche per questo motivo i bookmakers non sembrano disdegnare l’ipotesi che Higuain possa cambiare ancora casacca: questa eventualità è infatti data a quota 4.00, mentre la possibilità che Higuain non solo possa cambiare squadra, ma vada a indossare la casacca del Chelsea, è quotata a 5.00.

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